domenica 31 agosto 2008

Si torna a Milano

Ieri ultimo giorno di ritiro a Bormio per l'Armani Jeans Milano che, dopo aver svolto una seduta di allenamento in mattinata, è rientrata a Milano.
Da stamattina la squadra, agli ordini di coach Piero Bucchi e del suo staff, riprenderà il lavoro al Palalido in vista delle prime due amichevoli prestagionali in programma nel weekend a Sondrio contro Efes Pilsen Istanbul e Turk Telecom Ankara (rispettivamente sabato 6 e domenica 7 sempre alle 18.15).

venerdì 29 agosto 2008

Watson verso la Spagna ?


Sembra sfumare definitivamente l'ipotesi Alba Berlino per Watson. L'affare, dato per fatto da diversi media tedeschi lo scorso weekend, ha subito una brusca frenata ad inizio settimana. La Società tedesca, intanto, ha provveduto a spendere il budget residuo per ingaggiare Casey Jacobsen (ufficializzato nella giornata di ieri). Destino sempre più incerto, pertanto per l'ormai ex centro di Fortitudo e Olimpia. Al suo agente, però, sarebbe arrivato un timido sondaggio da parte del Barcellona, che potrebbe decidere di affiancarlo a David Andersen dopo le partenze indolori di Marconato e Kasun (il quale, dal canto suo, può essere ormai considerato un giocatore dell'Efes Pilsen). Tutto dipenderà dal profilo che vorrà dare coach Pascual alla squadra: se saranno evitati ulteriori investimenti onerosi, Watson potrebbe diventare un'ipotesi più che plausibile.

mercoledì 27 agosto 2008

Programma aggiornato PRE-CAMPIONATO



10 settembre
AJ Milano - CSKA Mosca
AMICHEVOLE (PalaOlimpia - Verona)

TORNEO CITTA’ di CAORLE (PalaMare, Walter Vicentini – Caorle)
12 e 13 settembre
AJ Milano, Snaidero Udine, Aris Salonicco, Benetton Treviso
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12 settembre
ore 18.45 Snaidero Udine – AJ Milano
ore 20.45 Benetton Treviso – Aris Salonicco
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13 settembre
ore 18.45 Finale 3°/4° posto
ore 20.45 Finale 1°/2° posto

AMICHEVOLE (PalaSomenzi - Cremona - h.20.30)
17 settembre
Gruppo Triboldi Soresina – AJ Milano

MEMORIAL PIRAZZI (Palazzetto dello Sport - Verbania)
20 e 21 settembre
AJ Milano, Cimberio Varese, Tisettanta Cantù, Upim Bologna

AMICHEVOLE (Palasport Bigi - Reggio Emilia)
25 settembre
Trenkwalder Reggio Emilia – AJ Milano

TORNEO (CRB - Bologna)
27 e 28 settembre
AJ Milano, Angelico Biella, Virtus Bologna, Olympiacos Pireo
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Ricordiamo che la prima giornata di campionato è la seguente:
05/10/2008 - ore 18:15 - PalaScapriano, Teramo
BancaTercas Teramo vs Olimpia AJ Milano

lunedì 25 agosto 2008

Watson in partenza ?


Travis Watson sembra molto vicino all’Alba Berlino
Strano destino il suoi: fino alla scorsa stagione era considerato uno dei centri più validi in campo europeo. Oggi è un giocatore da ritrovare, soprattutto dopo una stagione, l’ultima, sicuramente non delle migliori. Secondo alcune Radio locali tedesche sembra che la firma di Travis Watson con l’Alba Berlino sia già avvenuta con contratto su base biennale. Gli altri dettagli della trattativa non sarebbero emersi dalla fonte tedesca che dà comunque per fatto l’affare. Sul fatto che il giocatore fosse nella lista "partenti" dopo gli arrivi di Sow e Rocca non c’erano dubbi, sulla destinazione, magari, qualcuno in più. Dovesse essere Berlino, elemento di interesse sarà capire il buy-out ottenuto dalla squadra firmata Armani che tanto ha investito nell’ultima campagna acquisti e poco ha guadagnato. All’Alba, Watson ritroverebbe Ansu Sesay, compagno di tante battaglie con la maglia di Milano. Auguri Travis !

domenica 24 agosto 2008

L'Olimpia sfida I Campioni d'Europa !

AMICHEVOLE (c/o PalaOlimpia - Verona) Mercoledì 10 settembre - AJ Milano vs CSKA Mosca: signori, qualcuno è interessato ? Organizziamo un pulmann ???.... A presto per l'aggiornamento sull'orario preciso (non dovrebbe discostarsi dai canonici 20.30-21.00).
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sabato 23 agosto 2008

Facciamo il punto ?...


Ecco le prime impressioni sulla squadra, anche alla luce dei primi giorni di (intensi) allenamenti.

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La squadra è certamente ricca di potenziale, abbastanza completa nei reparti, sulla carta competitiva difensivamente. Il backcourt, formato da Vitali, Mordente, Bulleri, Thomas non vede del talento straripante, ma 4 giocatori che sanno il fatto loro, conoscono la realtà Italiana alla perfezione e si completano tra di loro. Vitali è la prima vera scommessa di Zanca, senza dubbio; il giovane play, ex Montegranaro ha enormi margini di miglioramento e ha dimostrato di avere la base per diventare un giocatore molto competitivo, anche ad altissimi livelli. Bulleri, forse, per la prima volta, riuscirà a sfruttare il fatto di partire dalla panca, per spezzare i match in 2 e dare quel contributo che a Treviso fu così importante nei suoi anni d’oro. Molto passa da lui, perché se dovesse fallire, per l’ennesima volta, Vitali si ritroverebbe con troppe responsabilità sulle spalle al primo anno in una grande squadra e con la doppia competizione e finirebbe per deludere le aspettative. In guardia, Jobey Thomas è un giocatore con gli attributi, mortifero dalla distanza e in uscita dai blocchi, un leader per il gruppo, non tanto in campo, quanto in spogliatoio. Se riuscirà a dare continuità di rendimento, potrebbe diventare un giocatore dai 15 punti a partita, un elemento importante dal punto di vista offensivo. Mordente, invece, non lo si scopre certo ora, crack dalla panchina, che dà difesa, punti e ordine in fase offensiva e nell’impostazione del gioco. Una sicurezza dunque.A concludere Sangarè, un giocatore tutto da scoprire, dal grande potenziale, ma ancora molto acerbo. Si dividerà i minuti con Hawkins nel ruolo di ala piccola. A proposito di Hawkins, la "power-guard" nativa di Washington DC sarà l’uomo determinante per la squadra, specie in fase offensiva, dove avrà molta libertà e dovrà necessariamente diventare l’uomo con più punti nelle mani. Il 26enne si è detto molto convinto del progetto Bucchi e sa che questa, per lui, sarà un’occasione importantissima per la sua carriera. Giocatore atletico, chiara prima punta offensiva nella nuova Milano, con capacità di penetrazione a canestro notevole, bravo nel primo passo, efficace dalla distanza. A tutto questo aggiunge applicazione difensiva e discreto QI per quanto concerne le scelte da prendere in attacco e la difesa di squadra. Per quanto riguarda la front-line, ecco qui la vera scommessa di Zanca: Mike Hall. Ultimo giocatore presentato, il prodotto di George Washington, è proprio il tipo di ala grande che Bucchi voleva; estremamente capace nel gioco fronte a canestro, bravo dai 5-6 metri, atletico, con ampi margini di miglioramento e con discreta tecnica difensiva. A parte questo, però, Hall sarà una vera e propria sorpresa per tutti e molto passa da lui: è un ragazzo con la testa sulle spalle, un uomo-spogliatoio, dunque. Se sarà una sorpresa gradita, allora la stagione di Milano potrà essere significativa; se invece fallirà, molti dei progetti fatti da Zanca (che lo ha visionato a lungo negli States) cadranno con il suo fallimento. Come sua riserva, ottima la scelta di Katelynas, giocatore di rottura dalla panca, buono per 10-15 minuti, che dà la giusta energia.Nel ruolo di pivot, ecco due giocatori complementari tra di loro: Pape Sow e Richard Mason Rocca. Uno molto atletico, con grande capacità intimidatoria nel pitturato e figura significativa su ambo i lati del campo; l’altro un giocatore dal sicuro affidamento, dalla tecnica difensiva sopraffina e dagli enormi attributi.A completare il roster un giovane play, dall’enorme potenziale e molto talentuoso; Ariel Filloy. Come roster, certamente si tratta di uno dei primi 3-4 in Italia, inferiore certamente a Siena e, per talento a Roma. Non c’è dubbio che, per la prima volta, è stato condotto un mercato intelligente, improntato sulla scelta di molti italiani; un mercato fatto non solo dalle scelte del GM e del Presidente, ma tenuto e organizzato da tutto lo staff tecnico, a partire sì dal GM, ma con la stretta collaborazione di coach Piero Bucchi. In una squadra di basket dovrebbe trattarsi della normalità, a Milano, negli ultimi 3 anni non è stato proprio così. Inoltre è stata investita una parte del budget per le giovanili, altra grande scommessa di Zanca.Nella nuova Olimpia Milano, dunque, sono ancora molti i punti interrogativi, perché si tratta di un gruppo totalmente nuovo, dallo staff tecnico all’ultimo dei giocatori. Qualche dubbio è normale che ci sia. C’è però una certezza, quella di un progetto a lungo termine e dell’intenzione di fare bene, grazie ad un mercato ben giostrato da tutti i componenti della società.

venerdì 22 agosto 2008

Ecco Sow !


Continua a prendere forma la nuova Olimpia: ieri mattina è atterrato all’aeroporto di Linate Pape Sow: il centro senegalese è poi partito alla volta di Bormio, sede del ritiro dell’Armani Jeans Milano, per aggregarsi al gruppo e cominciare la preparazione.
Con l’arrivo del ventisettenne ex-Raptors, dunque, coach Bucchi ha a disposizione i 9/12 dell'organico titolare, con l’eccezione dei soli Bulleri, Mordente e Vitali impegnati con la Nazionale Italiana nelle qualificazioni ai prossimi Campionati Europei.

mercoledì 20 agosto 2008

Tutti a Bormio (in attesa del CSKA)


Da oggi tutti a Bormio, in Valtellina, per dieci giorni di lavoro intenso prima di andare a Sondrio per la prima uscita. A seguire doppia sfida contro squadre turche nel primo weekend settembrino, mentre il 10, a Verona, ricordiamo l’amichevole di lusso contro il Cska Mosca che darà tono al precampionato della squadra di Bucchi.

martedì 19 agosto 2008

Amichevole VANOLI CREMONA vs OLIMPIA AJ MILANO !!!!!


Il 17 Settembre presso il PalaSomenzi di Cremona (Via Zelioli Lanzini-Zona Fiera-CR), con inizio fissato per le h.20.30 (ufficioso) si disputerà l'amichevole tra l'Olimpia e la locale squadra della Vanoli.
Date le circostanze siamo in grado di prenotare con congruo anticipo il biglietto per tutti gli Olimpia Fans che vorranno partecipare.
Fatevi sentire per tempo, mi raccomando !!!

Ultime sul roster


Il trio azzurro Bulleri-Mordente-Vitali ne avrà ancora per un mese per le qualificazioni europee della Nazionale e tornerà biancorosso a tutti gli effetti solo dal 20 settembre ad un paio di settimane dall'inizio del campionato.
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Rimane in sospeso la delicata questione Travis Watson, con cui il contratto non è stato ancor risolto e la cosa rischia di protrarsi almeno fino all'autunno se non si troverà una soluzione alternativa (sfumata la possibilità Fortitudo Bologna), mentre Jumaine Jones ha già iniziato ad allenarsi con i russi dell'Ural Great Perm anche se la questione con l'Olimpia non è stata ancora risolta.
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Il primo appuntamento con le amichevoli è per il 6 settembre a Sondrio contro l'Efes Pilsen Istanbul del campione d'Italia uscente Bootsy Thornton.

Il mitico abbinamento col marchio "Simmenthal" (l'età d'oro dell'Olimpia Milano)


Sembra incredibile, eppure c’è stato un tempo in cui la marca di una famosa carne in scatola era per tutti solo il nome di una squadra di pallacanestro. E che squadra! In 17 anni ben dieci scudetti vinti, una Coppa dei Campioni, due Coppe delle Coppe, una Coppa Italia.
Matrimonio più fortunato non avrebbe potuto esserci, quello tra l’Olimpia, squadra milanese fondata nel 1936 dal triestino Adolfo Bogoncelli, e la Simmenthal, popolare marchio dell’industria alimentare italiana, produttrice di carne in scatola. A dirla proprio tutta le nozze furono fortunate soprattutto per l’Olimpia, ma su questo argomento ritorneremo alla fine.
Non che l’abbinamento precedente fosse stato un fallimento per i biancorossi meneghini, tutt’altro. Con il marchio Borletti (produttrice di sveglie e contachilometri) l’Olimpia aveva infatti conquistato ben nove titoli nazionali. Nel suo campo in asfalto e all’aperto di via Costanza, sede per molti anni delle partite casalinghe (in seguito disputate al Palalido), giocarono diversi miti del basket meneghino: da Enrico Castelli a Cesare Canetta, da Romeo Romanutti a Sergio Paganella, da Giuseppe Sforza ad Alessandro Acerbi, da Sergio Stefanini a Giovanni Miliani. Ma furono soprattutto due fuoriclasse come Sandro Gamba, futuro allenatore della nazionale, e Cesare Rubini, già campione olimpico di pallanuoto a Londra nel 1948, coach per molti anni della stessa Olimpia e primo italiano ad essere ammesso alla Basketball Hall of Fame, che incarnarono al meglio lo spirito moderno e innovativo della società meneghina. L’Olimpia, infatti, fu la prima squadra italiana ad avere uno sponsor (la Borletti, appunto), la prima a mettere sotto contratto giocatori stranieri – a partire dal greco Mimis Stephanidis, nel 1955 –, la prima, infine, a creare un suo logo, oggi noto in tutto il mondo: le Scarpette Rosse.
Il 1956 fu dunque un anno decisivo per la storia della squadra meneghina: alla Borletti, infatti, subentrò come sponsor la Simmenthal, mentre Cesare Rubini, dato l’addio ai campi di gioco, ne divenne il coach. Il successo del nuovo corso fu immediato, tanto che i milanesi conquistarono subito il loro decimo titolo – e quindi la stella –, superando la Virtus Minganti di Bologna, campione in carica. Il quintetto base di quell’anno è ancora oggi ben stampato nella mente dei tifosi: Gianfranco Pieri, Sandro Riminucci, Sandro Gamba, Enrico Pagani e Ron Clark.
Da lì in poi la Simmenthal conquistò altri nove scudetti grazie anche all’apporto determinante di assi stranieri del calibro di George Bon Salle, Peter Tillotson, Duane Skip Thoren, Steve Chubin e Arthur Kenney, e di ottimi giocatori italiani come Massimo Masini, Giulio Iellini, Gianfranco Pieri, Gabriele Vianello, Pino Brumatti e Renzo Bariviera, giusto per citarne alcuni.
Un periodo irripetibile, durante il quale il team milanese si tolse anche lo sfizio di cogliere la prima vittoria italiana in assoluto in campo internazionale, conquistando, nel 1966, la Coppa dei Campioni. E dire che la competizione europea era cominciata male per i milanesi, sconfitti nelle prime due partite del girone eliminatorio dal Racing Malines e dallo Slavia Praga.
Ma Bogoncelli desiderava ardentemente il titolo europeo, ragion per cui decise l’ingaggio, limitatamente ai match di coppa di quella stagione, dell’americano William Warren Bradley, eletto miglior cestista universitario del 1965. Il fuoriclasse del Missouri, già medaglia d’oro con la sua nazionale all'Olimpiade di Tokyo, aveva infatti deciso di ritardare di un anno il suo approdo tra i professionisti per seguire un corso universitario a Oxford.
Il mitico presidente non si fece scappare l’occasione e mise sotto contratto Bradley. Costo dell’operazione: 1.000 dollari a partita. Quell’anno l’Olimpia, unico team italiano, annoverava così tra le sue fila ben due stranieri. Il primo, Skip Thoren, contribuì all’ennesimo scudetto con uno score finale di oltre 200 punti, mentre il secondo, Bill Bradley, fu l’indiscutibile eroe di coppa. Il cestista del Missouri, per la cronaca, dopo aver conquistato negli anni a venire due titoli nell’NBA con i New York Knicks ed essere entrato nella leggenda del basket, diventò senatore degli Stati Uniti.
E torniamo alla Coppa. La Simmenthal rialzò ben presto la testa, vendicando nei match di ritorno le prime due sconfitte e regolando in seguito i tedeschi dell’MTV Giessen. Come ultimo ostacolo verso la fase finale erano rimasti i fortissimi campioni in carica del Real Madrid. L’andata vide prevalere gli spagnoli per cinque punti (71-66), risultato che obbligava le Scarpette Rosse a una superba prestazione nella gara di ritorno. E superba prestazione fu. I biancorossi vinsero infatti per 93-76, al termine di una partita che vide Gabriele Vianello mattatore con ben 40 punti.
Nei quarti di finale i meneghini sconfissero l’Hapoel di Tel Aviv, battuti sia a Milano che in Israele, mentre in semifinale ebbero ragione del CSKA Mosca, qualificandosi così per la finalissima del 1 aprile 1966, a Bologna, contro lo Slavia Praga che, a sua volta, aveva superato l’AEK Atene.
I boemi, allenati da Jaroslav Šip, erano una squadra formidabile in cui brillavano le stelle dei tre Jirí: Zídek, Zedníčeck e Ammer. Ma gli uomini di Rubini quella sera avevano una marcia in più. Bradley, nonostante l’arcigna marcatura di Ammer, riuscì a segnare 14 punti, mentre Vianello e l’altro americano Thoren, vero e proprio uomo del match, tornarono a casa con un bottino di 21 punti a testa. Il risultato finale fu 77-72 per i biancorossi, dopo un emozionante testa a testa durato per quasi tutta la partita. Per la prima volta la Coppa dei Campioni di basket era stata vinta da una squadra italiana.
Una vittoria che i milanesi non riuscirono a bissare l’anno successivo, battuti in finale dal Real Madrid che si vendicò così della sconfitta subita nel torneo precedente. La Simmenthal tornerà comunque a vincere in campo internazionale nel 1971 e nel 1972, conquistando la Coppa delle Coppe contro, rispettivamente, lo Spartak Leningrado e la Stella Rossa Belgrado.
Successi che, assieme ai trionfi e ai piazzamenti nel campionato e nella coppa di casa nostra (per un totale di 322 partite vinte, contro 28 sconfitte), resero così popolare il team meneghino che a un certo punto la gente cominciò a identificare il nome Simmenthal più con la squadra di basket che con l’azienda produttrice di carne in scatola.
Così, con la stagione 1972-73, lo storico marchio alimentare abbandonò a malincuore l’Olimpia, rimpiazzata dalla Innocenti. Quell’anno cambiarono anche i colori sociali, dal biancorosso all’azzurro, mentre Cesare Rubini decise che era ormai giunta l’ora di lasciare la panchina.
Un’epoca si era chiusa per sempre.

Curiosità dal mondo Olimpia


L'Olimpia Milano, oltre ad aver vinto 25 Campionati Italiani, ha concluso per altre 16 volte al secondo posto.
Nell'era precedente ai play-off per ben 5 volte si andò allo spareggio finale; tutti e cinque gli spareggi furono disputati dall'Olimpia Milano e dall'Ignis Varese, con 3 vittorie meneghine.

Il punto più basso dell'Olimpia fu la stagione 1975/76 che, nonostante la vittoria della Coppa delle Coppe, coincise con la retrocessione in A2; la squadra ritornò prontamente nella massima divisione per approdare già alla finale scudetto nel 1978/79.

Cesare Rubini nelle vesti di giocatore ed allenatore, per parecchi anni contemporaneamente, ha vinto in totale 15 Scudetti in 23 anni. In altre 6 occasioni, l'Olimpia di Rubini giunse seconda classificata, una volta in terza ed una volta in quarta posizione.

Dino Meneghin è il giocatore ad aver vinto più campionati italiani: 12, di cui 7 con Varese e 5 con l'Olimpia. Seguono poi 4 giocatori ad aver vinto ben 9 Scudetti, tutti e 4 li hanno conquistati con l'Olimpia: Sandro Gamba, Gianfranco Pieri, Sandro Riminucci e Ricky Pagani.

La SEF Costanza Milano vinse il primo scudetto della storia del basket italiano. Non è chiaro se il nome Costanza derivi dal campo di gioco di Via Costanza, ove giocarono il Dopolavoro Borletti e poi l'Olimpia negli anni 30 e 40. In tal caso, come più volte supposto, la SEF Costanza sarebbe potuta essere la progenitrice del Dopolavoro Borletti e quindi lo scudetto vinto nel 1920 essere attribuito al patrimonio dell'Olimpia.

Intervista ad un soddisfatto Coach Bucchi


La mattina seguente il raduno della squadra di ieri al Palalido davanti all’entusiasmo dei tifosi milanesi, è anche l’occasione per fare il punto con coach Bucchi in vista del lavoro che è appena iniziato in palestra per la squadra che da mercoledì sera si trasferirà a Bormio per il ritiro che proseguirà fino al 30 agosto.
Coach, ti aspettavi un’accoglienza del genere da parte dei tifosi? Un bell’applauso per accogliere l’ingresso dei giocatori in campo e tanto entusiasmo. Un bel modo per iniziare…
“Il fatto che ci sia stata così tanta gente ieri sera al Palalido è stato molto bello per tutti noi e per i giocatori in particolare: c’è tanta aspettativa attorno a noi, ma anche tanto calore e tanto affetto come hanno dimostrato le persone che ieri si sono presentate in palestra e questo non può che essere un fatto molto positivo. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello che di provare ad avvicinare la gente alla squadra, cercando di ottenere stima e affetto da parte dei nostri tifosi che rappresentano una parte importante degli ingranaggi della nostra macchina”.
Venendo a un aspetto più tecnico, ora, dopo un’altra giornata di lavoro al Palalido si parte per il ritiro in montagna…
“Sì, adesso partiamo alla volta di Bormio dove cominceremo a intensificare il lavoro, aumentando i carichi e soprattutto a fare un po’ di pallacanestro vera cosa che nei primi giorni però sarà abbastanza difficile visto che prima vorremmo cercare di provare a uniformare il livello di condizione di tutti i giocatori a disposizione dando prevalenza al lavoro atletico”.
Nei prossimi giorni, non appena avranno risolto la burocrazia relativa ai visti, si aggregheranno al gruppo anche Hawkins e Sow, mentre Bulleri, Vitali e Mordente si uniranno al gruppo dopo aver concluso le qualificazioni ai campionati europei con la Nazionale di Recalcati. Considerando il fatto che Vitali e Bulleri saranno i due playmaker di questa AJ, ti preoccupa il fatto che arriveranno così tardi?
“Credo che Massimo e Luca, una volta che si aggregheranno al gruppo, dovranno subito essere molto bravi a capire velocemente come è la squadra, mettendosi al servizio della squadra stessa e non viceversa. È una cosa molto importante. È chiaro che non sarà una cosa facile, ma sono convinto che il tutto potrà avvenire in maniera abbastanza rapida avendo a che fare con persone e giocatori molto intelligenti che da subito capiranno quello di cui la squadra ha bisogno, adeguandosi alle esigenze del gruppo”.
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A SINISTRA TROVATE IL LINK ALLE FOTO DEL RADUNO IN ESCLUSIVA SU QUESTO BLOG !!!

lunedì 18 agosto 2008

Debutta la nuova Olimpia AJ 2008-2009 !

Grande entusiasmo al Palalido questo pomeriggio in occasione del raduno della Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano. Circa 350 persone hanno infatti assistito alla sessione di atletica e di tiro che i ragazzi agli ordini di coach Bucchi e del suo staff hanno sostenuto nella principale del Palalido. I tifosi hanno accolto con un grandissimo applauso l’ingresso sul parquet dei biancorossi che alla fine si sono resi disponibili con tutti i presenti per fotografie e autografi, tra l'entusiasmo dei tanti ragazzi accorsi in palestra.
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Marko Micevic completa un sontuoso roster 2008-2009

L'Olimpia AJ Milano ha comunicato che sarà il giovane Marko Micevic (200 cm, 19 anni, nella foto a sinistra in homepage) a completare il roster di Piero Bucchi. Micevic, ormai recuperato dopo un grave infortunio, ha giocato la scorsa stagione con la formazione Under 19 dell'Armani Jeans, disputando le finali nazionali a Venezia (15.5 punti di media in quella occasione).
Il ragazzo è nato a Belgrado ma è ormai considerato un giocatore di formazione italiana.

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Ecco il roster completo 2008-09 dell'Olimpia (12giocatori12!!!!):

#05 Massimo Bulleri
Nato a: Cecina (Livorno)
il: 10/09/1977
Altezza: 188 cm
Ruolo: playmaker

#06 Ariel Filloy
Nato a: Cordoba (Argentina)
il: 11/03/1987
Altezza: 190 cm
Ruolo: Playmaker

#07 Mike Hall
Nato a: Chicago, Illinois (USA)
il: 05/06/1984
Altezza: 203 cm
Ruolo: Ala Grande

#08 Pape Sow
Nato a: Dakar (Senegal)
il: 22/11/1981
Altezza: 208 cm
Ruolo: Centro

#09 Marco Mordente
Nato a: Teramo
il: 07/01/1979
Altezza: 192 cm
Ruolo: Guardia

#10 Luca Vitali
Nato a: San Giorgio di Piano (Bologna)
il: 09/05/1986
Altezza: 201 cm
Ruolo: Playmaker

#11 Jobey Thomas
Nato a: Charlotte, North Carolina (USA)
il: 24/03/1980
Altezza: 194 cm
Ruolo: Guardia/Ala

#12 Richard Mason Rocca
Nato a: Highland Park, Illinois (USA)
il: 06/11/1977
Altezza: 202 cm
Ruolo: Centro

#14 David Hawkins
Nato a: Washington DC (USA)
il: 28/10/1982
Altezza: 195 cm
Ruolo: Ala Piccola

#15 Mindaugas Katelynas
Nato a: Alytus (LItuania)
il: 16/05/1983
Altezza: 204 cm
Ruolo: Ala grande

#16 Marko Micevic
Nato a: Belgrado (Serbia)
il: 25/07/1989
Altezza: 200 cm
Ruolo: Ala Piccola

#20 Yohann Sangare
Nato a: Poissy (Francia)
il: 05/04/1983
Altezza: 193 cm
Ruolo: Guardia

Note sintetiche sulla società


La squadra

L'Olimpia Milano è una società di pallacanestro italiana con sede nel capoluogo lombardo.

È la squadra più titolata d'Italia ed una delle più prestigiose in Europa. Ha vinto 38 trofei a livello professionistico, oltra a numerosissimi titoli a livello giovanile.

Insieme alle squadre di Cantù e di Varese, forma quello che, negli anni '60, '70 e '80, era definito "il Triangolo d'Oro" del basket: tre società che, in quegli anni, vinsero in totale 10 Coppe Campioni, 9 Coppe delle Coppe, 6 Coppe Korac e 38 scudetti. Il momento di massimo fulgore fu senza dubbio la finale di Coppa Campioni 1982/1983 tra Cantù e l'Olimpia.

Per diverso tempo, tra gli anni '60 e '70, a Milano ci fu anche una stracittadina ufficiale. La Pallacanestro Milano 1958 (conosciuta da molti come "All'Onestà Milano") militò per vari anni in Serie A, con buoni risultati. Nonostante la rivalità non fosse così accesa, dal 1976 al 1978 la Pallacanestro Milano, sponsorizzata prima Mobilquattro e poi Xerox, scavalcò in classifica l'Olimpia grazie alle prodezze di Chuck Jura, lo Sceriffo del Nebraska.

L'Olimpia ha partecipato 2 volte al McDonald's Open di basket, torneo che vedeva partecipare le più forti squadre affiliate alla FIBA e alla NBA.





Il Palmares

1 Coppa Intercontinentale
Campionati italiani: 25
1936, 1937, 1938, 1939, 1950, 1951, 1952, 1953, 1954, 1957, 1958, 1959, 1960, 1962, 1963, 1965, 1966, 1967, 1972, 1982, 1985, 1986, 1987, 1989, 1996
Coppe Italia: 4
1972, 1986, 1987, 1996
Coppe dei Campioni/Euroleghe: 3
1966, 1987, 1988
Coppa Intercontinentale: 1
1987
Coppe delle Coppe: 3
1970, 1971, 1975
Coppe Korac: 2
1985, 1993




La storia

La nascita e l'era Borletti
La storia della Pallacanestro Olimpia Milano nasce nel 1936 ed è fondata da Adolfo Bogoncelli. I colori sociali sono il bianco e rosso. L'Olimpia nasce dalla fusione tra due società cestistiche milanesi. Nel 1936, Adolfo Bogoncelli, da pochi anni trasferitosi dalla natia Trieste (vera e propria fucina di giocatori e allenatori dell'Olimpia) a Milano, fondò la Triestina Milano società di metà classifica per lunghi anni; anni dominati da un'altra società sportiva di Milano, il Dopolavoro Borletti, dell'omonima fabbrica di sveglie e contachilometri. In seguito ad una crisi della Borletti, nel 1947 Bogoncelli rilevò la società sportiva e i relativi giocatori e titoli sportivi vinti (4 scudetti negli anni '30) e la fuse con la sua Triestina Milano: nacque così l'Olimpia Milano. La nuova compagine continuò a giocare sul campo del Dopolavoro Borletti in Via Costanza (dove oggi si trova un grosso palazzo di proprietà della Telecom e dove sino agli anni 80 c'era ancora la Veglia Borletti). L'Olimpia Milano è sempre stata una società all'avanguardia e capace di imporre il proprio stile e le proprie idee innovative in campo e fuori. Proprio con Adolfo Bogoncelli abbiamo la prima sponsorizzazione nel mondo della sport italiano, con il marchio Borletti. Tra i primi grandi campioni della società meneghina (quando era ancora Dopolavoro Borletti) abbiamo Castelli, Paganella[1] e Canetta; dopo la fine della guerra arrivano Cesare Rubini (attuale presidente onorario), Giuseppe Sforza, Sergio Stefanini, Ricky Pagani e Sandro Gamba.


Il marchio Simmenthal
Nel 1956 subentra come sponsor il marchio Simmenthal. Fino ad allora l'Olimpia aveva conquistato 9 scudetti.

Con il marchio Simmenthal arrivano anche i primi giocatori stranieri, il greco Stephanidis è il primo in assoluto. Il 1 aprile 1966, l'Olimpia conquista la prima Coppa dei Campioni nella storia della Pallacanestro Italiana.

La formazione milanese schierava il grandissimo Bill Bradley, ora Senatore degli Stati Uniti d'America, come straniero di Coppa; Bradley era stato il miglior giocatore dei college statunitensi la stagione precedente ed aveva rinviato l’esordio tra i professionisti per studiare ad Oxford: Ricky Pagani e Adolfo Bogoncelli riuscirono a convincerlo a giocare le gare di Coppa col Simmenthal e ingaggiarono così la prima grande stella straniera dell'Olimpia.

Milano superò in finale l'agguerritissimo Slavia Praga, mentre in semifinale sono da ricordare i 46 punti di Vianello che distrussero il Real Madrid.

Gli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 furono caratterizzati dalla grande rivalità tra le scarpette rosse milanesi e la valanga gialla dei varesini sponsorizzati Ignis, rivalità che culminò con cinque spareggi per lo scudetto, disputati a Bologna e Roma, che sorrisero tre volte a Milano e due a Varese.

Il marchio Simmenthal, dopo 17 anni e 10 scudetti, è costretto a lasciare il basket perché la gente identifica il nome più con la squadra milanese che con la carne in scatola.

Nel 1973 arriva il marchio Innocenti. Nel 1976 quello Cinzano. E l'anno successivo arriva lo sponsor Billy. Per tutti gli anni '70 la squadra si avvale di Toni Cappellari come direttore sportivo.

Bogoncelli, prima di lasciare, compie il suo ultimo grande colpo: porta a Milano il coach che aveva dato a Bologna lo scudetto nel 1976: Daniel Lowell Peterson.


L'epoca Gabetti
La famiglia Gabetti, subentrata nella proprietà a Bogoncelli nell'estate del 1980, stupisce tutti e acquista nella stagione successiva il nemico numero uno Dino Meneghin; inizia così un periodo aureo ancora senza riscontri nel basket moderno. Sono gli anni dello "sputare sangue petersoniano" e, con D'Antoni, Meneghin, Ferracini, Gianelli, Boselli e Premier non può non arrivare subito, nel 1981/82, il ventesimo scudetto, quello della doppia stella. Dall'82 all'89 l'Olimpia disputa otto finali scudetto consecutive, vincendone cinque. Gli sponsor vincenti si chiamano Simac, Tracer, Philips e le star americane sono ormai all’ordine del giorno: D'Antoni, Carr, Carroll, McAdoo. Nel 1987, l’anno del grande slam (Scudetto, Coppa dei Campioni, Coppa Italia e Coppa Intercontinentale), la Tracer, diventata nel frattempo la squadra dei grandi vecchi, riporta dopo 21 anni la Coppa dei Campioni a Milano, vincendo a Losanna. La Tracer bissa il successo europeo l’anno dopo a Gand. Lo scudetto numero 24 arriva con la Philips, con i giovani Pittis e Pessina tra i campioni e le famose cinque partite con Livorno.

Nel 1990 Mike D'Antoni lascia il parquet e diventa capo allenatore: al suo primo anno porta la squadra alla finale scudetto, dove la Philips tutta corsa e grinta voluta da Mike perde in gara 5 contro Caserta. Negli anni successivi, verranno altri buoni piazzamenti e, nel 1993 anche una coppa Korac, sempre con il marchio Philips.


Stefanel e il 25esimo scudetto
Nel 1994, Bepi Stefanel, entra prima come sponsor e poi anche come proprietario, e con lui la Pallacanestro Olimpia Milano festeggia i suoi 60 anni vincendo prima la Coppa Italia e poi il 25esimo scudetto (1995/1996). Gli anni '97 e '98 sono caratterizzati da stagioni discrete: l'Olimpia si qualifica sempre in Europa, arrivando nel '98 alla finale di Coppa Europa contro lo Zalgiris Kaunas, a Belgrado, finale persa per un punto.

L'anno dopo, con lo sponsor Sony sulle maglie, l'Olimpia disputa ancora una stagione su buoni livelli chiudendo al quinto posto in campionato, guadagnando così l’ennesima qualificazione in Europa.


Caputo, Bryant e Tacchini
In agosto un nuovo cambio di proprietà: Stefanel cede infatti la società a Pasquale Caputo, italo americano leader nel settore caseario. Cambia anche lo sponsor con l'arrivo del marchio Adecco. Durante l'anno, a Caputo si aggiunge come socio Kobe Bryant, stella della NBA, in rappresentanza del quale agisce il padre Joe, ex giocatore anche nel campionato italiano.

Nel campionato, le cose vanno discretamente bene con l'eliminazione nei quarti di finale dei playoff, dopo aver superato al primo turno la più quotata Scavolini Pesaro. Lontano dal parquet, invece, le cose degenerano fino quasi all'irreparabile. Nell'ottobre del 2000, però, Sergio Tacchini rileva la società dalle mani dei due soci e in pochissimo tempo costruisce una squadra che, dopo un inizio di stagione stentato, si risolleva disputando un campionato più che onorevole, anche se manca la zampata finale con la qualificazione alla postseason. Nella stagione successiva le cose non vanno per il meglio e, al temine di un campionato fatto di pochi alti e molti bassi, nonostante la squadra fosse composta da giocatori di buon talento, l'Olimpia, ancora targata Adecco, riesce a conquistare la salvezza solo nell'ultima giornata battendo l'Andrea Costa Imola.


La presidenza Corbelli
Nel luglio 2002, Tacchini cede la società a un nuovo proprietario, Giorgio Corbelli, imprenditore romagnolo con un passato nella pallacanestro tra Brescia, Forlì e Roma. Nel giro di un mese il nuovo proprietario ricostruisce da zero la squadra, riportando a Milano gente che aveva già nel passato lasciato un segno nel cuore dei tifosi biancorossi come Warren Kidd, Hugo Sconochini e Paolo Alberti, oltre a campioni del calibro di Claudio Coldebella e, più tardi, Petar Naumoski. L'Olimpia inizia il campionato con tre vittorie e zero sconfitte, ma senza una sponsorizzazione sulle maglie. A ottobre, però, arriva anche lo sponsor. Si tratta della F.lli Salviato, società con sede a Castronno, nel varesotto, con il marchio Pippo. La stagione regolamentare si chiude con un buon quinto posto, ma la squadra delude le aspettative dei tifosi, venendo sconfitta nel primo turno dei playoff da una ben meno quotata Varese.

La stagione 2003/2004 la squadra disputa una mediocre stagione e non si qualifica nemmeno per i playoff. Al termine della stessa le voci delle difficoltà economiche societarie sono sempre più insistenti, tanto che si rischia la cessione dei diritti della gloriosa società.

Ma grazie ad una manifestazione in piazza alla Scala il 2 giugno ed al successivo interessamento del sindaco di Milano Albertini la società riesce a trovare importanti appoggi da Galliani, dalla famiglia Moratti e di Giorgio Armani, attraverso la sponsorizzazione con il marchio Armani Jeans. Giorgio Corbelli resta presidente. Viene chiamato un giovane coach: Lino Lardo,che entra subito nei cuori dei tifosi.La squadra fa una stagione esaltante, i tifosi la seguono con entusiasmo sia durante la stagione regolare(disputata al Palalido,eccezion fatta per le gare contro Bologna e Cantù che vennero disputate al Forum di Assago), sia durante i play off (dispuati nell'impianto di Assago).La squadra di Lardo riesce a conquistare la finale contro la Fortitudo,che perde in gara 4 davanti ad un Forum strapieno.Riesce ad ottenere la qualificazione in Eurolega. La stagione successiva è deludente:l'Olimpia esce al primo turno di Eurolega e in campionato non va oltre il settimo posto. Ai play off esce al primo turno con Treviso,non riucendo pertanto ad ottenere il pass nè per l'Eurolega nè per la Coppa Uleb. Nel corso dell'anno,a gennaio,era stato esonerato coach Lardo e al suo posto era sato chiamato Sasha Djordjevic. Dopo la stagione 2006/2007, culminata con l'eliminazione in semifinale ad opera della Virtus Bologna, la dirigenza decide di rifondare la squadra, chiamando Zare Markovski (allenatore proprio della Virtus) al posto di Sasha Djordjevic e ingaggiando numerosi nuovi giocatori. Il progetto, però, si interrompe all'indomani della 6° giornata con la squadra in ultima posizione (1 vittoria e 5 sconfitte). Markovski viene esonerato e Gino Natali, duramente contestato dalla tifoseria fin dalle sue prime mosse da General Manager, si dimette. Dopo aver chiamato come coach Attilio Caja (già allenatore Olimpia) il presidente Corbelli ha messo in vendita le sue quote. Il 6 Giugno 2008 il passaggio di consegne, con il passagio delle quote detenute da Corbelli e dai suoi fidi scudieri cedute al Gruppo Armani, rappresentato dall'neo AD Livio Proli. Il 6 Giugno, oltre alla fine della nefasta era Corbelli, ha registrato anche l'uscita di scena dall' asset societario da parte di Milan e Inter, entratevi quattro anni prima con un misero 5% ma tra roboanti squilli di tromba, rivelatisi poi poco più che soffi.

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