martedì 30 settembre 2008

Parla Sow: i miei progetti a Milano (fonte "Tuttosport")


Parlare di cantiere aperto per definire l'Armani Jeans che oggi e domani disputerà il torneo di Bologna - con gli avversari odierni dell'Olympia-cos, più Vìrtus e Biella - è tutt'altro che fuori luogo. Tra infortuni e assenze dei nazionali, Piero Bucchi ha potuto schierare la squadra quasi al completo solo giovedì a Reggio Emilia, contando sui rientri di Rocca, Katelynas, Mordente e Bulleri (divenuto papà martedì scorso), mentre Vitali riprenderà martedì dopo la frattura alla mano destra. Anche per questo motivo, uno dei pochissimi punti fermi dell'AJ è stato il pivot senegalese Pape Sow, che benedice lo slittamento dell'inizio del campionato. «Le tante assenze, specie in regia - spiega il totem ex Rieti - hanno ostacolato il nostro precampionato, abbiamo ancora bisogno di qualche amichevole per poter essere pronti al via della stagione ufficiale». 
IL DESTINO Milano era nel destino del 27enne nato a Dakar, visto che contro l'Armani Jeans Sow debuttò lo scorso anno in Serie A (con una prestazione da 23 punti) e sempre contro i biancorossi disputò l'ultima partita con la maglia di Rieti. «Giocare per una squadra con il prestigio e gli obiettivi di Milano - spiega - è un motivo di orgoglio. Poi è bello sapere che il nome della squadra è anche un marchio conosciuto nel mondo. Anche se quando ho firmato per l'Armarni Jeans, ho dovuto spiegare ad alcuni amici che ero venuto qui per giocare a basket. Pensavano che sarei diventato un modello e che sarei andato a sfilare...». 
PAPA NERO Milano è l'ultima tappa di un percorso partito dal Senegal e passato attraverso California e Canada, prima delle esperienze con Rieti (dove fu ribattezzato "Papa nero") e del titolo polacco con il Prokom Trefl. «Venni reclutato a 17 anni a Dakar, giocavo a basket da poco più di tré anni, il mio sport precedente era il caldo, in cui mi alternavo tra la porta e il centrocampo, con il desiderio di emulare il mio idolo David Ginola, che preferivoanche a Weah. La prima esperienza fu nel Junior College di Chaffey, vicino a Los Angeles, dove perfezionai il mio inglese, poi passai a Cai State Fullerton. Ero l'unico a credere che sarei andato nella Nba, tanto che la mia chiamata nel draft (Miami lo scelse col numero 47 nel 2004, cedendolo subito a Toronto, ndr) sorprese persino il mio allenatore». 
CON BARGNANI La sua parentesi con i Raptors, durata tré anni, è ricordata soprattutto per l'incidente (che causò la rottura di una vertebra del collo) in un allenamento alla Summer League di Las Vegas, nel 2006. «Ringraziando il Cielo, rientrai sette mesi dopo, con la forza di volontà e il sostegno dei miei genitori e della mia famiglia (un fratello e tré sorelle), e nella prima partita, contro Charlotte, ricevetti una standing ovation da brividi dai tifosi di Toronto». Cosa le resta degli anni vissuti nella Nba? «Affrontare i migliori giocatori del mondo, ad un livello di gioco in cui non è possibile distrarsi, ti arricchisce. E poi mi sono rimasti alcuni amici». Ad esempio? «Andrea Bargnani, ci siamo visti due settimane fa a Milano, mi ha fatto conoscere meglio la città. E' un ragazzo molto timido. Io sono più aperto, e sono stato il primo a farlo aprire e a diventare suo amico a Toronto, in un momento in cui si stava ancora ambientando». 
CIAO AMERICA Al suo secondo anno in Italia, come giudica il livello del nostro campionato? «C'è grande competitivita, ogni squadra ha qualche stella. Parecchia gente pensa che il trasferimento di tanti giocatori dalla Nba all'Europa sia dovuta solo ai soldi, in realtà qui si gioca un basket di alto livello, che per certi versi è anche più difficile rispetto alla Nba. Per questo, non sono ossessionato dal ritomo negli States». 

lunedì 29 settembre 2008

Cercasi PRESIDENTE


Dopo l'apparizione in quel di Cremona del Presidente Onorario Guido Guidetti e del Socio Claude "Bambin Siniso" Sinisi, si è aperta la caccia al Presidente, la cui prestigiosa figura risulta latitante praticamente da inizio estate.
Voci di corridoio lo danno in perenne meditazione trascendentale nei pressi di un torrentello d'acqua azzurra (molto azzurra...) nelle campagne a sud di Milano, altre voci (tendenziose) lo danno in permanenza prolungata in rinomate e sperdute isole della Grecia.
Confidiamo comunque in un suo pronto ritorno, anche perchè la stagione incombente (l'ultima data certa è il 12 Ottobre) è un termine imprescindibile per la ripresa concreta dell'attività sociale del Club Olimpia Fans.
Presidente, se ci sei batti un colpo !...

Curioni: La soluzione della crisi? Investire su noi dilettanti


Curioni, la Lega dilettanti che lei guida è indicata da molti come la chiave del rilancio del movimento e l'ambito naturale per la produzione dei giocatori italiani.
«Sono pienamente d'accordo. E' esattamente il senso della riforma che abbiamo già operato e che porterà la ex serie B, oggi A dilettanti, una volta a regime, a dover schierare una maggioranza di giocatori under 23 e diventare quello che la Ncaa è per la Nba. I professionisti hanno altri compiti: non si può andare col fucile a imporre di far giocare chi, come accade con gli italiani oggi, per delle pure regole di mercato, costa di più». 

Qual è il problema della serieA?
«Nel basket professionistico spariscono squadre un anno sì e l'altro anche. In Confindustria, con un rating di fallimenti così alto, il presidente si dimetterebbe. E' evidente che il sistema non funzioni, è sovradimensionato, ha troppe squadre, vive al di sopra dei suoi mezzi. Il primo passo è la ristrutturazione dei campionati e regole che premino le società virtuose e non chi le aggira».

Perché l'onere di produrre giocatori dovrebbe gravare principalmente sulle società dilettanti? 
«Perché sarà la nostra salvezza: non è pensabile che una squadra dilettanti di vertice spenda oggi 1.5 milioni di euro. Con gli under si riducono drasticamente i costi e si instaura un circolo virtuoso: molti italiani che preferiscono restare dilettanti guadagnando la stessa cifra di un professionista, sarebbero spinti verso la serie superiore. Così aumenta l'offerta, il mercato degli italiani si calmiera e le squadre pro tornerebbero a schierarli perché sono convenienti. Se poi un presidente ha le potenzialità per andare in serie A, può acquistare i diritti invece di svenarsi per anni, strapagando giocatori anziani, per essere promosso».

Il progetto è interessante ma ci vorranno anni perché funzioni. 
«Ne bastano due-tre perché il sistema possa produrre una trentina di italiani a stagione interessanti per i professionisti. In estate abbiamo portato la nostra selezione under in tournee negli Usa. Ci hanno fatto i complimenti».

Cosa avete bisogno in cambio perché possa funzionare? 
«Che i professionisti ci aiutino investendo. Si tratta di 100-150 mila euro a stagione per ogni società di A dilettanti, quindi una tra i 3 e i 4 milioni di euro l'anno. La Lega A è interessata a questo progetto».

La crisi della Fip come vi tocca?
«Mi fa ridere assistere ai cortigiani di Cesare che hanno ucciso Cesare. Possono dire tutto, ma con noi Maifredi è stato un presidente leale. Quello che non funziona è il sistema e chiunque lo guiderà non cambierà nulla perché si basa sul potere dei comitati regionali che raccolgono i voti. Quanto portano al basket i Comitati in termine di risorse? Quanto ne portano le Leghe che oggi sono in minoranza nel Consiglio Federale? Dobbiamo ottenere un peso politico decisivo anche in Federazione e magari esprimere il presidente».

Fonte Luca Chiabotti - La Gazzetta dello Sport

sabato 27 settembre 2008

Si vince anche con l'Olympiacos Pireo (91-84)


Bella vittoria questa sera per l’Armani Jeans Milano al Cierrebi di Bologna nella prima semifinale del torneo internazionale “La vita è bella – non giocatevela”. I biancorossi di coach Bucchi hanno superato 91-84 l’Olympiacos Pireo, comandando nel punteggio dal primo all’ultimo minuto di gioco. Dopo una partenza molto buona, 9-0 e 28-10 al primo mini intervallo, i milanesi hanno saputo rispondere colpo su colpo al tentativo di rimonta dei biancorossi di Grecia nella seconda metà della gara, portando alla fine a casa il risultato. Migliori marcatori per i milanesi Thomas con 27 e Hawkins con 20. In casa Olympiacos l’ex stella NBA Josh Childress ha chiuso con 15 punti.

Domani l’AJ sarà in campo alle ore 20.30 per la finale del torneo contro la vincente della semifinale tra la Virtus Bologna padrona di casa e l’Angelico Biella.

 

Armani Jeans Milano – Olympiacos Pireo 91-84 (28-10; 50-35; 71-64)

Bulleri 9, Filloy ne, Hall 2, Sow 11, Mordente 8, Thomas 27, Rocca 4, Hawkins 20, Katelynas 5, Beard, Sangaré 5.

venerdì 26 settembre 2008

Si torna a vincere: all'Armani Jeans il Trofeo Trenkwalder !


Vittoria 80-79 con un canestro a fil di sirena di David Hawkins ieri sera al PalaBigi di Reggio Emilia per l'Armani Jeans contro la Trenkwalder di coach Marcelletti.

Per i milanesi, nelle cui fila hanno esordito Massimo Bulleri (9 punti) e Marco Mordente, migliori marcatori della serata Hawkins con 22 punti, Thomas con 21 e Hall con 17.

La squadra dopo la partita si è trasferita a Bologna dove nel weekend sarà impegnata in un torneo amichevole con i padroni di casa della Virtus Bologna, l'Angelico Biella e l'Olympiacos Pireo. Avversari dei milanesi in semifinale sabato pomeriggio alle ore 18.30 al Cierrebi proprio i biancorossi di Grecia.

 

Trenkwalder Reggio Emilia - Armani Jeans Milano 79-80 (19-20; 38-40; 61-58)

Bulleri 9, Filloy, Hall 17, Sow 5, Mordente, Thomas 21, Rocca 4, Hawkins 22, Katelynas, Beard, Sangaré 2.

lunedì 22 settembre 2008

Bucchi: ora si comincia a fare sul serio !


Dopo aver chiuso al terzo posto il Memorial Pirazzi nel weekend aVerbania (sconfitta con Cantù, vittoria con Varese), l’Armani Jeansda domani torna al lavoro e, per la prima volta da quando si è radunata lo scorso 18 agosto, lo farà praticamente al completo con l’arrivo di Massimo Bulleri e Marco Mordente, reduci dalla fatiche della qualificazione agli Europei con la Nazionale. Unico assente, sul campo ma non in panchina essendo già presente da parecchi giorni al seguito della squadra, Luca Vitali che proprio con la Nazionale ha subìto un infortunio alla mano destra che lo costringerà ai box ancora per qualche giorno.

Vitali a parte, comunque, una buona notizia per coach Bucchi che domani potrà davvero iniziare la parte decisiva della preparazione in vista dell’inizio del campionato.

“Da martedì, quando rientreranno Bulleri e Mordente, e Rocca inizierà ad avere una presenza più costante in allenamento, inizieremo una nuova fase molto importante della preparazione, due settimane che ci daranno un quadro della squadra completo in vista dell’inizio del campionato, due settimane in cui lavoreremo per cercare di arrivare pronti per il 5 ottobre. Da un punto di vista fisico e atletico abbiamo una situazione non omogenea con i vari problemi di infortuni che abbiamo avuto in questo periodo, vedi Katelynas e Rocca, e con Joey Beard che è appena arrivato, mentre altri giocatori, come Jobey Thomas, sono paradossalmente stanchi e si vede. Purtroppo abbiamo fatto fino a oggi una preparazione assolutamente disomogenea  e la paghiamo, però adesso dobbiamo stringere e da martedì ripartire a testa bassa a lavorare. Già oggi chi è indietro come Minda, Mason e Joey (Katelynas, Rocca e Beard ndr) farà lavoro individuale per dare un po’ di qualità alla propria preparazione, mentre altri come Thomas e Hawkins, che hanno tirato la carretta fino adesso, avranno una giornata di riposo totale. Da domani, poi, con l’arrivo di Bulleri e Mordente si comincia tutti insieme, sperando anche di recuperare Vitali il prima possibile.

Giovedì poi partiamo per Reggio Emilia, dove giochiamo la sera contro la Trenkwalder, e rimarremo via 4 giorni, spostandoci direttamente a Bologna dove giocheremo un torneo nel weekend: dovremo cercare di utilizzare questi 4 giorni tutti insieme come fosse un mini ritiro anche e soprattutto per imparare a conoscerci l’un l’altro. Abbiamo bisogno di trovare il nostro equilibrio ruolo per ruolo, poi quando si sarà trovata l’identità di ognuno nel proprio ruolo sul campo, potremo lavorare su una serie di variabili. In ogni caso ora, davvero, ogni giorno diventa determinante”.

domenica 21 settembre 2008

Altra sconfitta (pesante) con Cantù


Nella prima semifinale del Memorial Piazzi in corso di svolgimento al palazzetto dello sport di Verbania, la NGC Cantù ha superato l’Armani Jeans Milano 73-63. Una partita divertente, davanti a un buon pubblico, nel quale la formazione di coach Dalmonte ha sempre condotto nel punteggio con i biancorossi di coach Bucchi bravi nonostante le assenze, a riposo anche Mason Rocca oltre a Vitali Mordente e Bulleri mentre hanno ripreso Hawkins e Katelynas, a rimanere sempre vicini nel punteggio a una positiva Cantù, arrivando anche a -3 a 3’30’’ dalla sirena con una tripla d Mike Hall prima di commettere un paio di errori in fase offensiva e subire il minibreak finale dei biancoblu. Domani Milano sarà di nuovo in campo alle ore 18 nella finale per il terzo e quarto posto contro la perdente di Varese-Fortitudo Bologna in programma questa sera.

 

Armani Jeans Milano – NGC Cantù 63-73  (12-20; 28-34; 45-54)

Bencaster 2, Filloy 3, Hall 11, Sow 10, D. Marelli ne, Thomas 4, Hawkins 19, Katelynas 3, Micevic, Beard, Sangaré 11.

giovedì 18 settembre 2008

L'Olimpia non passa a Cremona



Nonostante la prestigiosa presenza sugli spalti  del Presidente Onorario Guido Guidetti e del Socio Fondatore Claude "B.S." Sinisi (v. foto a lato), l'Olimpia non è andata oltre una mediocre prestazione in quel di Cremona contro una Vanoli in netta crescita (74 a 78 il risultato finale).
Molto hanno nuociuto alla prestazione dei "nostri" le assenze dei nazionali Bulleri e Mordente sommate a quelle degli acciaccati Katelynas, Hawkins e Vitali, ma i colpi inferti dagli esplosivi esterni cremonesi (Mbemba su tutti, ben coadiuvato dal solito Bell), col supporto della solida coppia di lunghi Lollis/Cusin, mal sono stati digeriti da una difesa ancora approssimativa e da un'organizzazione offensiva ancora, forzatamente, lacunosa.
Aggiungiamo un Rocca INGUARDABILE (speriamo che si riprenda presto) e il gioco è fatto.
Note positive ci giungono da Sangarè (atleticamente devastante) e Filloy (spiccata personalità), il resto lo vedremo sicuramente più avanti.
La strada verso il 5 Ottobre (debutto in campionato) al momento sembra decisamente in salita: speriamo bene.

mercoledì 17 settembre 2008

Il patron parla della sua Olimpia


"Voglio uno sport pulito in cui a vincere siano squadre che lo meritino". Lo dice a Repubblica.it il proprietario dell'Olimpia Milano Basket, Giorgio Armani a margine della presentazione di una sua nuova boutique in via Montenapoleone. "Vorrei uno sport meno parlato - aggiunge -, il calcio è molto parlato, evitiamo la rincorsa dei giocatori su spiagge e barche in estate. Questo, nello sport, deve finire". Quanto alla squadra biancorossa, nessun proclama bellicoso ma l'auspicio, al termine di un mercato che ha regalato a Milano dieci nuovi giocatori, "che la squadra faccia bene e raggiunga una buona posizione". 

lunedì 15 settembre 2008

Oggi l'Olimpia sbarca a Cremona !

Tutti al Palasport di Ca' de Somenzi (Via Zelioli Lanzini - Cremona - zona Fiera) per il

MEMORIAL CASAROTTI PONZONI  (c/o PalaSomenzi - Cremona)

Mercoledì 17 settembre ore 20.30

Gruppo Triboldi Soresina – Armani Jeans Milano

domenica 14 settembre 2008

Arriva Joey Beard: sentiamo l'interessato e Coach Bucchi


A poche ore dalla sua partenza da Washington alla volta di Milanodove arriverà domani in mattinata, abbiamo sentito Joey Beard,centro statunitense con passaporto italiano di 210 cmBeard va a completare il reparto lunghi dell’Armani Jeans Milano“Per prima cosa, ovviamente, devo dire che sono davvero contentissimo. Non posso immaginare una situazione migliore per me di quella che vado a trovare all’Armani Jeans Milano: una squadra forte, che disputa la Euroleague, una società con una grande storia. Sono molto felice, spero di poter aiutare questa squadra portando la mia energia e la mia esperienza, inserendomi nel gruppo in punta di piedi: ho giocato 6 stagioni in Italia e 2 anni in Euroleague, quindi conosco bene la realtà che andremo ad affrontare. Ovviamente non sono Pape Sow, non sono Massimo Bulleri, non sono un giocatore di quel calibro, ma sono un giocatore che può aiutare la propria squadra portando rimbalzi e grande voglia.

Ho già parlato con coach Bucchi? No, non ancora, ma lo conosco benissimo: ho giocato per lui nei miei primi due mesi italiani a Treviso e da allora ci sentiamo spesso”.

 

Ecco il pensiero di coach Piero Bucchi sull’arrivo di Joey Beard alla sua Armani Jeans“Avevamo bisogno di aggiungere un lungo al nostro roster e abbiamo scelto un giocatore come Joey che potrà portarci esperienza, energia e aiuto a rimbalzo, oltre ad aggiungere qualità agli allenamenti. Già quest’estate avevamo pensato di aggiungere un giocatore in quel ruolo, ma poi abbiamo deciso di attendere qualche tempo e vedere l’aiuto che avrebbero potuto darci i nostri giovani. Il loro contributo è stato più che buono fino a oggi in allenamento, ma purtroppo non abbiamo giocatori nel nostro settore giovanile che possano ricoprire gli spot di 4 e di 5 e questo rende difficile il lavoro quotidiano in palestra, soprattutto per i lunghi se qualche titolare deve rimanere fuori qualche giorno come accaduto in questi giorni a Rocca a Katelynas. Micevic ha giocato spesso sia in allenamento che in amichevole da numero 4 e anche da numero 5, dando sempre un contributo interessante, ma il suo ruolo naturale è un altro”.

JOEY BEARD all'Olimpia


La Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano comunica di aver siglato un accordo per la stagione 2008/2009 con Joey Beard, centro statunitense con passaporto italiano di 210 cm. Beard indosserà la casacca numero 19.      Beard, nato il 21 febbraio 1975 a Falls Church in Virginia, dopo aver giocato a livello di high school alla South Lakes di Reston, sempre nel suo stato natale, nella stagione 1993/1994 si trasferisce a Duke University dove inizia la propria carriera NCAA. Dopo un anno di stop, dovuto al trasferimento in un altro ateneo, conclude la propria carriera NCAA a Boston University, chiudendo la stagione da senior con oltre 12 punti e 9 rimbalzi di media. Scelto nel draft della CBA dai Grand Rapids Hoops, nel 1998 si trasferisce in Europa. Prima tappa la Pro B francese con la maglia del Roanne, seguita l'anno successivo dalla Bundesliga tedesca con la MTV 1846 Giessen: le sue cifre parlano di 19 punti e 8.5 rimbalzi che gli valgono anche la partecipazione all?All Star Game della lega. Nella stagione 2000/2001 l'arrivo in Italia al Basket Rimini nella massima serie italiana dove chiude l?anno con 13 punti e 10 rimbalzi a partita. L'anno successivo Beard prova l?esperienza spagnola con il Caja San Fernando Siviglia nella lega ACB. Dopo un'altra stagione italiana, 2002/2003, con la Viola Reggio Calabria con cui conquista i quarti di finale playoff, nel 2003/2004 riprende il proprio viaggio in giro per l'Europa, firmando per un anno con il BC Ostenda nella massima divisione belga. Nel 2004/2005 il nuovo ritorno in Italia, alla Benetton Treviso, con cui conquista la Coppa Italia, le semifinali playoff e i quarti di finale di Euroleague. Nel 2005/2006 firma per Reggio Emilia di cui diventa capitano (11 punti e 7 rimbalzi di media) e con cui conquista i quarti di finale in ULEB Cup, prima di tornare l'anno successivo ancora nella Marca per indossare la divisa dei verdi. A metà anno, però, la Benetton lo cede in prestito nuovamente alla Pallacanestro Reggiana.     La scorsa estate decide di prendersi una pausa dal basket per gravi motivi famigliari, ma a metà stagione torna a giocare, firmando per la Prima Basket Veroli in LegaDue dove chiude la stagione con 8 punti e 5 rimbalzi di media in 24'. 

sabato 13 settembre 2008

Ancora brutte notizie da Caorle (ma Bucchi si dice soddisfatto)



L’Armani Jeans Milano chiude al quarto posto il torneo Città di Carole, inchinandosi 89-86 alla Benetton Treviso nella finale per il terzo e quarto posto, al termine di una gara bella e molto ben giocata dai biancorossi nonostante le molte assenze. Coach Bucchi, infatti, oltre ai tre nazionali, questa sera ha dovuto fare a meno anche diKatelynas e Rocca, assenti anche nelle ultime uscite, e Mike Hall, a causa di un colpo subito ieri nella partita contro la Snaidero Udine. Nonostante le rotazioni molto ridotte, l’AJ ha giocato una partita molto positiva, facendo vedere buone cose sia in fase offensiva che in fase difensiva e conducendo nel punteggio per 35’ prima di inchinarsi negli ultimi secondi di gioco (sbagliato il tiro del possibile pareggio a4’’ dalla sirena finale con Treviso avanti 88-86).

Migliori marcatori per i biancorossi Jobey Thomas con 31 punti (6/8da due e 6/9 da tre) e Pape Sow con 24 (11/12 dal campo).

 

 

Armani Jeans Milano – Benetton Treviso 86-89 (19-20; 44-40; 68-65)

Bencaster 2, Filloy, Sow 24, Arioli, Mercante ne, Thomas 31, Hawkins 16, Micevic 2, Sangaré 11.

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Piero Bucchi pochi minuti dopo la sconfitta 89-86 contro la Benetton Treviso nella finale per il terzo e quarto posto nel torneo Città di Caorle, fa il punto sulla situazione della sua Armani Jeans“Giocare queste amichevoli è importante per cercare di trovare il ritmo partita e per avere maggiore qualità rispetto a quella che abbiamo in allenamento dove i problemi di infortuni e le assenze non ci garantiscono di avere la giusta intensità. Questa sera l’obiettivo era quello di cercare di rimanere in partita e ci siamo riusciti, non mi aspettavo di più in questo momento nel quale le assenze prolungate di Katelynas e Rocca si stanno facendo sentire. Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto in questo weekend a Caorle e fino a ora nelle amichevoli che abbiamo disputato. Abbiamo bisogno di continuare a lavorare per trovare una condizione migliore e abbiamo bisogno di ritrovare dei giocatori importanti che ora non abbiamo”.


Brutte notizie da Caorle


Nella prima semifinale del torneo Città di Caorle, la Snaidero Udine ha superato l'Armani Jeans Milano, senza Rocca e Katelynas, 79-77.

A decidere la gara un canestro a fil di sirena di Hector Romero al termine di una gara molto equilibrata che ha visto i ragazzi di coach Bucchi condurre all'intervallo 43-38. Migliori marcatori per Milano David Hawkins con 28 punti e Jobey Thomas con 17.

Domani alle 18.45 l'AJ  incontrerà nella finale per il terzo e quarto posto la perdente della semifinale di questa sera tra Benetton Treviso e Aris Salonicco.

 

Armani Jeans Milano - Snaidero Udine 77-79 (16-18; 43-38; 65-64)

Bencaster, Filloy 5, Hall 9, Sow 6, Arioli ne, Mercante, Thomas 17, Hawkins 28, Micevic 1, Sangaré 11.

 

giovedì 11 settembre 2008

L'Europa è ancora lontana.......


Nella bella cornice del PalaOlimpia di Verona, l’Armani Jeans, priva di Rocca e Katelynas ai box per problemi fisici, si inchina 63-81 al cospetto dei campioni d’Europa del CSKA Mosca di Ettore Messina, al termine di una gara comunque ben giocata dai biancorossi, nonostante le rotazioni molto ridotte e la fatica che, soprattutto nella seconda metà di gara, si è fatta sentire. L’AJ regge bene un tempo, chiudendo all’intervallo sotto di 13 lunghezze, prima di subire l’impeto della formazione russa che arriva a toccare anche le 27 lunghezze di vantaggio; i milanesi però ha un’ottima reazione e soprattutto grazie a una difesa molto attenta e reattiva, 11 recuperi, rientra fino al -13. Per Milano migliori marcatori Hawkins e Thomas con rispettivamente 21 e 17 punti.

Esordio stagionale per Marko Micevic, out nelle due amichevoli di Sondrio del weekend, che ha chiuso con 2 punti.

Durante l’intervallo tra il terzo e il quarto parziale i due allenatori, Piero Bucchi ed Ettore Messina, hanno simbolicamente consegnato un assegno da oltre 12.000 euro, incasso totale della serata, agli Amici di Uixadà Onlus, a favore dell’omonima comunità brasiliana.

Da domani tutti a Caorle per il locale torneo, con debutto contro la Snaidero di Artiglio Caja.

Cominceremo probabilmente a capire qualcosa di più di questa Olimpia 2008-2009.

Intanto beccatevi i tabellini di ieri sera:

 

Armani Jeans Milano – CSKA Mosca 63-81 (13-26; 29-42; 42-62)

Bencaster, Filloy 2, Hall 7, Sow 7, Arioli ne, Mercante ne, Thomas 17, Hawkins 21, Micevic 2, Sangaré 7.

 

domenica 7 settembre 2008

L'AJ supera il Turk Telecom Ankara 70-65


Prima vittoria stagionale per l’Armani Jeans Milano nella seconda uscita stagionale al palazzetto dello sport di Sondrio. I ragazzi di coach Piero Bucchi hanno superato 70-65 il Turk Telecom Ankara al termine di una gara condotta a lungo dai biancorossi, ma ripresa poi nel finale con un 10-0 in 2’ (8 punti di Thomas) dopo che il Turk Telecom a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio del quarto parziale avevano messo la testa avanti nel punteggio, arrivando a toccare anche le cinque lunghezze di vantaggio (50-55 al 30’). Positiva nel complesso la prova della formazione milanese, che ha dovuto fare a meno anche di Yohann Sangaré dopo il leggero infortunio subito ieri nel corso della partita contro l’Efes Pilsen, come ha sottolineato Bucchi a fine gara: “Abbiamo certamente fatto dei passi avanti rispetto alla gara di ieri: i ragazzi hanno capito le cose che abbiamo sbagliato con l’Efes Pilsen e siamo andati meglio. La nostra qualità in palestra durante il lavoro quotidiano non è eccellente dovendo a fare a meno di parecchi giocatori, ma c’è tanta voglia di fare e l’atteggiamento è quello giusto anche se a volte la fatica prende il sopravvento. Il bilancio di queste prime due amichevoli è positivo”.
Migliori marcatori della gara per l’Olimpia, Jobey Thomas con 20 e David Hawkins con 19 punti.

Armani Jeans Milano – Turk Telecom Ankara 70-65 (18-12; 37-35; 50-55)
Bencaster 2, Filloy, Hall 7, Sow 9, S. Marelli ne, D.Marelli, Thomas 20, Arioli, Hawkins 19, Katelynas 13, Micevic ne.

La saggezza di un grande come Bruno Arrigoni (la sua ricetta per migliorare la qualità dei giocatori italiani)


Bruno Arrigoni, direttore sportivo canturino, prova a fare una personale panoramica sull’attuale situazione italiana analizzando aspetti come il numero dei contratti, la Nazionale, i giovani e molto altro.“Alla luce di quanto visto, il girone d’andata di qualificazione ai prossimi Campionati Europei mi sembra si stia dimostrando un Camel Trophy denso di trappole. Inevitabilmente le polemiche si alzano e ognuno, dalla sua parte, “tira la giacchetta” per portare il consenso dell’opinione pubblica dalla propria parte. Penso però che in questo momento gli unici senza colpe siano i giocatori della Nazionale e lo staff tecnico. Anche il risultato in Bulgaria credo sia un risultato di buon livello perché non va dimenticato che il quintetto bulgaro è sicuramente un quintetto importante”. Esistono delle soluzioni?“Proprio perché si tratta di un momento di riflessione, non abbiamo bisogno di interventi demiurgici perché altrimenti si rischia che l’operazione riesca perfettamente e che il paziente muoia. Il paziente, in questo caso, è la Pallacanestro Italiana dove la Nazionale è una componente importante, forse la più importante, ma pur sempre una componente”.Quali sono i problemi che hanno portato a questa situazione?“Vanno divisi in due: gli stranieri e gli italiani. Per quanto riguarda i giocatori stranieri, occorre riflettere su giocatori europei ed extraeuropei. La differenza è che i giocatori americani rappresentano un importante calmiere economico ed un equilibratore tecnico, mentre gli europei no. Oggi un piccolo club, se deve scegliere, sceglie ovviamente gli americani piuttosto che gli europei”.Ci sono poi gli italiani…“In questo momento il problema è che il numero di italiani di valore non è sufficiente a coprire le necessità dei club a costi sopportabili. L’imperativo deve essere di produrre più giocatori per migliorare la qualità. Per farlo, però, occorre partire dalle fondamenta e non dal tetto. Ci sono alcuni fattori da tener ben presente. C’è l’accresciuta longevità sportiva dei giocatori. Mentre una volta si smetteva di giocare a 28 anni, spesso anche a causa di infortuni, oggi i “professionisti” dei campionati dilettantistici sono numerosissimi perché la società attuale non garantisce nulla più di un call center o di una mobilità perenne e dunque si preferisce giocare fino a 40 anni”.Ci sono anche altri aspetti?“La scarsa scolarizzazione dei nostri giovani invita uno che ha intrapreso la strada del giocatore a percorrerla fino allo stremo perché sa perfettamente che la società, in futuro, potrà accoglierlo solo in posizioni marginali. Un paio di generazioni di giocatori al momento fanno da tappo all’ingresso delle nuove leve sul mercato. A questo va anche unita la trascuratezza e la scarsa progettualità dei club che non fanno selezione, reclutamento ed addestramento, tutte attività che impegnano risorse economiche, umane ed organizzative, a fronte di poco perché non ci sono le condizioni legislative e regolamentari che favoriscano questo tipo di investimenti”.Poi Arrigoni continua…“Come dice giustamente Recalcati, ci troviamo con alcuni picchi non disponibili per ragioni scarsamente intellegibili, ed una fila di giocatori medi che devono difendere con le unghie e con i denti il loro status tecnico ed economico. Non possiamo chiedere loro di ridursi lo stipendio ma possiamo cercare di introdurre le condizioni per cui ci siano più giocatori sul mercato e dunque più concorrenza”.Cosa pensa della proposta di avere un italiano sempre in campo?“L’Avv. Cassì, che è un bravo avvocato, sa che se entra in una trattativa “normale” non porterà a casa molto. Per cui spara alla luna sapendo che porterà a casa magari di più di quelle che sono le aspettative di una normale trattativa. Si tratta di una “non proposta”, inattuabile in uno sport dove i cambi ed i falli hanno un peso determinante. Alla fine le partite verrebbero spesso risolte dal caso o da un fischio storto. E’ vero che in Russia ciò accade, ma la Russia è 100 volte più grande dell’Italia ed ha 1000 volte i praticanti che abbiamo noi, mentre i giocatori sono sempre 12. Inoltre non dimentichiamo che anche lì sta prendendo piede la moda del giocatore americano con passaporto russo”.Cosa pensa della proposta della Lega Nazionale?“Penso che la proposta di un “campionato cuscinetto” di una NCAA all’italiana abbia grossa validità e che questa validità sarà amplificata se alla fine di questo iter verrà introdotto il sistema delle scelte come in America. In quel modo i giocatori andrebbero a distribuirsi su tutti i club e non solo su quelli più forti economicamente”.


Fonte: www.cantubasket.it

Prima amichevole: l'AJ si inchina all'Efes Pilsen 71-56.


Nella prima uscita prestagionale dell’anno al palazzetto dello sport di Sondrio, l’Armani Jeans si inchina 56-71 all’Efes Pilsen Istanbul di coach AtamanMilano, senza VitaliBulleriMordente eRocca, che rientrerà domani dagli Stati Uniti dove si è recato per assistere alla nascita del terzo figlio, comanda la gara per i primi 20’ di gioco che si chiudono in parità sul 29-29, facendo vedere buone cose su entrambi i lati del campo. Nel terzo quarto, poi, complice anche un lieve infortunio aYohann Sangaré che è costretto a lasciare il campo, l’AJ subisce la maggior freschezza e profondità nelle rotazioni della formazione turca che con un parziale di 24-8 spacca in due la gara. Nell’ultimo quarto i biancorossi rientranno fino a -9, ma alla fine è l’Efes a imporsi 71-56.

Il commento di coach Bucchi appena dopo la fine della gara: “Abbiamo fatto buone cose sia in attacco che in difesa per 25’ poi, dopo l’uscita dal campo di Sangaré, abbiamo fatto un po’ di fatica a eseguire le nostre cose e la gara ci è scappata di mano anche perché siamo ancora un po’ indietro atleticamente non avendo tutti gli uomini a disposizione. Siamo un po’ calati da un punto di vista fisico mentre l’Efes Pilsen, che pure deve fare i conti con alcune assenze, in questo momento ha più giocatori di qualità da poter mettere in campo rispetto a noi.

Giocare queste partite, comunque, ci fa bene, perché ci da’ la possibilità di confrontarci con un intensità diversa, più vera, rispetto quella cui ci confrontiamo tutti i giorni in allenamento dove siamo senza diversi giocatori”.

 

 

Armani Jeans Milano – Efes Pilsen Istanbul 56-71 (12-10; 29-29; 37-53)

Bencaster 5, Filloy, Hall 10, Sow 12, S. Marelli ne, D.Marelli, Thomas 9, Arioli ne, Hawkins 13, Katelynas 6, Micevic ne, Sangaré.

venerdì 5 settembre 2008

Luca Vitali a riposo per 15/20 giorni


Luca Vitali, che nel corso dell’allenamento di ieri pomeriggio con laNazionale ha riportato una rima di frattura lineare obliqua composta del quarto metacarpo della mano destra, questo pomeriggio è stato sottoposto a ulteriori accertamenti da parte dello staff medico dell’AJ Milano che hanno confermato la prima diagnosi.

Luca dovrà rimanere a riposo per 15/20 giorni.


Presentati ufficialmente Hawkins e Sow


Il giorno di David Hawkins e Pape Sow è arrivato: ultimi ad arrivare (motivi burocratici per il visto), ultimi a togliere il velo. La notizia più lieta per l’Armani è che Hawkins, ciliegina sulla torta del mercato ricco d’Italia e meno di talento, può davvero essere quel giocatore in grado di far compiere alla squadra di Bucchi il salto di qualità: "Posso segnare, ma anche essere uomo squadra. Milano è una tappa importante per la mia carriera, c’è la vetrina dell’Eurolega, avrò la mia famiglia, approdo in una società gloriosa". Ma l’applauso più convinto è quello del suo allenatore, che l’ha visto da vicino nei primissimi allenamenti stagionali e subito promosso: "Sembra un leader, prende i compagni a sé a fine allenamento, gli parla, li incita".

Buona notizia per un’Armani che per ora continua a lavorare duro senza i Nazionali, con un obiettivo preciso: "Vincere - esclamaHawkins -, ho perso una finale ed ora vorrei provare la soddisfazione di uno scudetto. Certo la Siena dello scorso anno era fortissima, la squadra più coesa, un gruppo vero". Così, implicitamente, David prova ad indicare la rotta. Da leader.

In punta di piedi, dall’alto però dei suoi 200 e passa centrimetri parla anche Pape Sow, unico centro a disposizione in queste ore di coach Bucchi per l’assenza ampiamente giusitificata dalla nascita del terzogenito di Mason Rocca: "Lavorare duro, questo è il mio obiettivo. E - prosegue l’ex Raptors - migliorarmi giorno dopo giorno e portare il mio contributo alla squadra. Rieti era la mia prima esperienza fuori dagli Stati Uniti, in Polonia ho fatto l’Eurolega. Ora sono a Milano, ma ci arrivo con motivazioni e voglia di migliorarmi".