mercoledì 22 ottobre 2008

Disastro AJ nell'esordio in Euroleague


Cska Mosca (Rus)-Armani Jeans Milano 90-64
dal nostro inviato Luca Chiabotti
Meglio adesso, come dal dentista. Il debutto europeo dell’Armani nel mitico palazzo Gomelski dell’Armata Rossa finisce in un disastro. Il Cska di Ettore Messina è spietato: è già a +25 al 19’, con una superiorità assoluta tecnica e mentale. Non c’era alcun dubbio fosse così: il secondo quintetto di Mosca ha due giocatori ex Nba, Khryapa e Planinic, ed è più forte, o comunque esperto, dello starting five di Bucchi. L’unica cosa che può preoccupare una squadra che non punta certo alla vittoria in Eurolega, sono le qualità di pallacanestro modeste, già messe in mostra in campionato, di Hall, Sow e Thomas, (anche se Jobey s’è trovato nella classica crisi del tiratore a cui non entra niente, dalla quale può essere uscito con 12 punti nel secondo tempo), diventate gigantesche in campo europeo. Inutile andare nel panico, ma la strada è davvero lunga. Si salvano Hawkins e Mordente, che hanno avuto impatto quando la gara contava, e tutto sommato Bulleri, anche se sbaglia tanto al tiro: Sangare è impalpabile.
L’Armani, al primo giorno di scuola, viene subito interrogata dal professor Langdon: dopo 4’30" ha già segnato 8 punti contro il debuttante Thomas. Il Cska va via con facilità (17-6), solo Hawkins dà segnali di vita: Sangarè, Thomas (che sbaglia i primi 5 tiri, arrivando a 1/19 nelle prime tre gare con Milano), Hall e Sow sono davvero teneri contro i campioni d’Europa senza Smodis e messi sotto pressione dall’incontentabile Messina cose se fossero già alle Final Four. Morris abusa di Hall, con Bulleri e Katelynas le cose vanno un po’ meglio, e la situazione torna sotto controllo con Mordente. Sotto 22-6, l’Armani recupera ma il prezzo da pagare è il terzo fallo dopo 12’ di Bullo che deve marcare Langdon. I primi punti di Thomas, tre liberi, riportano Milano entro i 10 punti di scarto (28-19), ma arriva Khryapa. Che, dopo tre anni e mezzo di Nba deve ancora entrare in sintonia col gioco cerebrale di Messina ma che, per i lunghi di Milano, è una specie di Kevin Garnett. Segna due triple, poi dà un’assist a porta vuota a Siskauskas, ruba una palla per un contropiede di Zisis e conclude con un paio di liberi il suo show del secondo quarto. Il risultato è un 16-3 Cska (44-22) che tocca il +25 prima dell’intervallo.
Lo scotto con l’Eurolega è perfino più pesante del previsto: Mason Rocca è ininfluente, probabilmente è la vittima numero 1 dell’assenza di Vitali e dei suoi pick and roll e della nullità in attacco di Hall (0/5 nel primo tempo). Bucchi prova a ripartire con la squadra mentalmente più forte (Bullo, Mordente, Hawkins, Katelynas, Rocca). Milano ci prova, si mette a zona, ma, con questo quintetto, atleticamente la lotta è impari. In più, i tiri non entrano. Rocca, Thomas e Sow si sbloccano un po’ in attacco, ma ormai la gara è finita. Non sono questi gli avversari sui quali l’Armani deve tarare le proprie ambizioni, ma arrivano segnali di pericolo da interpretare subito.
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Il tabellino della partita
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2 commenti:

Lofa ha detto...

Mi sono ripromesso di prendere con buona serenità ciò che accadrà per ancora un mesetto almeno: perché le attenuanti (infortuni, nazionali, ecc.) ci sono e sono anche importanti. La squadra, così come è stata allestita, non mi piace affatto, ma spero che i fatti diano ragione a Zanca e Bucchi.
Per quanto riguarda l'Eurolega, io sono dell'idea che se non ci fosse stata sarebbe stato solo meglio. Ma tant'è...
Spero che il tono dei miei commenti, da qui a breve, possa essere un filo meno dimesso...
E grazie per la visita al mio blog!

Distra ha detto...

Ma Hall non era un asso? :o)
Speriamo bene, comunque condivido quanto scritto da Iofa