giovedì 16 ottobre 2008

NY e il Gallo in ripresa


Senza l'azzurro, ancora fermo ai box, i Knicks di D'Antoni hanno debuttato al Garden mettendo in mostra dei miglioramenti. Anche la schiena di Danilo migliora: "Il dolore sta diminuendo anche se per ora mi alleno poco con i compagni. Questa è una squadra con grandi ambizioni"
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L’esordio al Garden dei nuovi Knicks targati Mike D’Antoni, in un contesto molto particolare come la preseason, ha subito dato qualche indicazione importante ai tifosi della squadra newyorchese. Innanzitutto i Knicks, nonostante abbiamo qualche contraddizione di troppo nel proprio roster, Zach Randolph e Eddy Curry su tutti, vogliono correre, anche a costo di incappare in turnover evitabili e di scegliere tiri forzati.
LAVORO - D’Antoni, risultati della preseason a parte (la sconfitta di mercoledì con Philadelphia, 116-109 il punteggio, lascia il tempo che trova) sa benissimo che c’è tanto da lavorare, ma i motivi per essere ottimisti non mancano. David Lee, per esempio, sta dimostrando di poter segnare anche dalla media distanza, condizione fondamentale per gli schemi di Mike D’Antoni. Nate Robinson e Wilson Chandler mostrano già un buon feeeling con il basket dell’ex coach dei Suns e Stephon Marbury fino a questo momento non ha creato tensioni nello spogliatoio. I problemi però arrivano soprattutto dall’infermeria.
INFERMERIA - Jared Jeffries è out per un paio di mesi e l’attesissimo Danilo Gallinari non si è ancora allenato a pieno regime con i compagni. La schiena continua a rallentare il rookie italiano, ma un cauto ottimismo adesso è lecito. "Migliora – conferma Danilo, di ottimo umore, nel prepartita del match con i 76ers – il dolore sta diminuendo e questa naturalmente è una buona notizia. Certo per adesso faccio molto poco con i compagni, solo degli schemi '5 contro 0', ma credo che nei prossimi giorni potrò iniziare a fare qualcosa di più".
FILOSOFIA - Tabelle di recupero non ce ne sono, con i problemi alla schiena nella Nba non si scherza, certo che per un rookie non poter partecipare agli allenamenti della preseason è davvero una brutta tegola. Ma Danilo la prende con filosofia. "Non è la situazioni ideale – continua - però posso dire di essermi integrato molto bene con il gruppo e questo è importante". C’e’ anche chi prevede per Gallinari una parentesi in D-League, almeno fino a quando il recupero non sarà ultimato, ipotesi però che non sembra avere riscontri con i progetti di D’Antoni e Donnie Walsh. In effetti Gallinari ha bisogno di "capire" il basket Nba, spedirlo nella D-League per qualche settimana non farebbe altro che rallentare i suoi progressi. E poi c’è la nuova mentalità da costruire, meglio quindi far vivere a Gallinari l’aria dello spogliatoio dei Knicks, anche se non è ancora pronto per scendere in campo e dare una mano al progetto dell’ex coach dei Suns. "Mike D’Antoni continua a ripeterci che dobbiamo dimenticare quello che è successo qui negli ultimi anni – chiude l’azzurro - questa è una squadra nuova che ha grandi ambizioni e vuole instaurare una mentalità vincente".

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