martedì 21 ottobre 2008

Un commento più obbiettivo sulla sconfitta di Domenica scorsa


Dopo la sofferta vittoria a Pesaro, Milano gioca la prima in casa all'insegna dei vecchi tempi, distruggendo in un ultimo quarto imbarazzante quanto aveva costruito di buono in partenza. Dopo un primo quarto orrendo da entrambe le parti (14-8) Milano, senza Vitali, allunga nel secondo grazie alla solidità di Hawkins (10 punti, ma 3/10 al tiro alla fine) e Rocca (10 punti e 6 rimbalzi), ma soprattutto a 7 punti in fila di Bulleri. Per Bologna gioca solo Boykins (17 punti alla fine). Un'incredibile bomba del fantasma Mike Hall allo scadere chiude la prima metà di gara con un pesante +14 per l'AJ (38-24). Nel terzo quarto Milano dilaga: con un parziale di 8-0 in due minuti arriva fino al +22; poi, forse credendo di aver già vinto la partita, si spegne. E la Virtus ne approfitta, prima rosicchiando punto su punto, poi anche con parziali più importanti. Protagonista indiscusso della rimonta è Guilherme Giovannoni, a secco nella prima metà e autore di 11 punti nel terzo quarto e altrettanti nell'ultimo. Milano sembra riprendersi alla fine del terzo quarto, ma è un fuoco di paglia: nell'ultima frazione, complici anche problemi di falli, affonda definitivamente. A Giovannoni si aggiunge Blizzard (11 punti, di cui 8 nell'ultimo quarto), mentre Boykins non aveva mai smesso di fornire il suo contributo. Milano non riesce più nemmeno a prendere tiri puliti se non, sporadicamente, con Sangaré in campo; ma Bucchi ha bisogno di punti, e toglie il play francese per Bulleri (miglior marcatore dei suoi con 15 punti, ma 5/13 al tiro). Ma cambia poco: i biancorossi segnano solo tre canestri dal campo negli ultimi dieci minuti. Pasquali prova a complicarsi la vita a quattro minuti e mezzo dalla fine, togliendo il caldissimo Giovannoni per Sharrod Ford (2 punti ma 12 rimbalzi e 4 stoppate), ma anche la sorte ormai è dalla parte dei bianconeri: l'americano ci mette meno di 20 secondi a commettere il quinto fallo e il brasiliano può rientrare e riprendere da dove aveva lasciato. Il sorpasso arriva proprio con un suo canestro impossibile a tre minuti e mezzo dalla fine (62-63); da lì in poi si segna quasi esclusivamente dalla linea della carità, ma il finale è mozzafiato: a 19 secondi Hawkins fa 1/2 dalla lunetta per il 67-67. Hall fa fallo su Boykins per poi avere la palla in mano l'ultima azione, che però viene sprecata da Bulleri, che sbaglia in penetrazione. Nuovo fallo su Giovannoni, che segna solo un libero e lascia una flebile speranza a Milano. Questa volta ci pensa Sow (5 punti e 6 rimbalzi) ad affondala: sul +3 Bologna, Bulleri segna il primo libero e sbaglia apposta il secondo, ma il lungo senegalese entra mezz'ora prima in area e regala la vittoria alla Virtus.
Milano ha giocato discretamente per 25 minuti, poi ha spento il cervello e sono emerse tutte le sue lacune: se Hawkins non è in giornata non c'è nessuno, a parte forse Bulleri, che si carichi la squadra sulle spalle; lo stesso Bulleri è un formidabile attaccante, si sa, ma come costruttore di gioco è assai preferibile Sangaré; il settore lunghi, oltre che leggerino, è poco pericoloso in attacco (vedi Rocca e Sow), mentre i due “4” (Hall e Katelynas) tendono a passare troppo tempo lontani dall'area; lo stesso Hall, tra l'altro, pare aggirarsi per il campo senza uno scopo preciso.
Bologna non ha giocato molto meglio, anzi, nella prima metà di gara è stata disastrosa, ma ha avuto il merito di crederci e concretizzare una vittoria che pareva impossibile.
MVP: Sicuramente Guilherme Giovannoni. Pasquali lo mette in campo solo nel secondo quarto, in cui fa virgola. Si riscatta però alla grande nella seconda metà di gara, in cui si carica sulle spalle tutto l'attacco della sua squadra (22 punti sui 46 totali): chiude con 22 punti (9/13 al tiro) e 6 rimbalzi per 21 di valutazione.

Il peggiore: Guardando le cifre verrebbe da dire Alex Righetti (0 punti e -2 di valutazione), ma di solito si dovrebbe scegliere un giocatore della squadra perdente. Avendo l'imbarazzo della scelta, andiamo con due nomi su tutti: Jobey Thomas (4 punti con 0/3 da tre e un palo abbastanza umiliante per uno che dovrebbbe essere un tiratore) e Mike Hall, corpo estraneo della compagine biancorossa. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle cifre non pessime (8 punti e 7 rimbalzi): i suoi canestri dal campo sono due triple totalmente fuori dagli schemi (bravo comunque a segnarle) e un canestro da sotto canestro, dove la palla gli era arrivata solo grazie a un rimpallo. Entrambi da rivedere.

Il quintetto migliore: Boykins, Bulleri, Blizzard, Giovannoni, Rocca.

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