giovedì 9 ottobre 2008
GALLINARI: "COI KNICKS E' TUTTO OK"
Q&A con Danilo Gallinari (foto Ciamillo-Castoria), alle prese con il suo recupero dall’infortunio alla schiena, il training camp, i nuovi Knicks e i suoi nuovi amici
Allora Danilo, come procede il tuo recupero?
"Bene, anche se diciamo che il fastidio alla schiena rimane costante. Direi che in una scala da 1 a 10, ho un fastidio che va da 2 a 3. Dopo la seconda puntura che ho fatto diciamo che il livello è rimasto questo, in allenamento provo a fare ogni giorno qualcosa di più, diciamo che va abbastanza bene".
Come vedi invece la tua squadra, ora che sta lavorando al training camp?
"Molto bene, in allenamento i ragazzi sono davvero tosti, ci siamo allenati molto bene malgrado l’assenza di alcuni giocatori tra cui il sottoscritto, Eddy Curry (in ospedale per un’infezione batterica) e Jared Jeffries (microfrattura al perone). Gli altri, però, sono stati super".
Qualcuno dei tuoi nuovi compagni ti ha colpito particolarmente?
"Secondo me ci sono tanti giocatori davvero molto forti, ma quello che mi ha impressionato più di tutti è Nate Robinson: ha un atletismo pazzesco, quando salta è una cosa da non crederci, e poi non è mai stanco. Quando gli altri hanno il fiatone, lui è ancora lì che ride e scherza".
Che differenza di valori vedi, all’interno di una stessa squadra, dal giocatore più forte al dodicesimo?
"Il distacco non è per niente ampio, certamente meno che in Italia. Qui anche gli ultimi della rotazione potrebbero tranquillamente entrare in campo e dare un contributo".
Il fatto di non vederti giocare genera attesa, dubbi o chiacchiere intorno a te a New York?
"Da parte del club, dal presidente ai miei compagni di squadra, sono tutti molto tranquilli e mi danno molta serenità. Loro stessi mi dicono di prendermi il mio tempo per recuperare senza forzare, e io sono molto contento di questo".
Hai già un’idea di quando potrai giocare una partita vera?
"No, assolutamente, perché per quanto riguarda il mio fisico ragioniamo giorno per giorno".
Quanto alle voci di D-League per te? Cosa ne pensi?
"Sono cose che ho letto solo sui giornali: né l’allenatore, né i dirigenti, mi hanno mai parlato di questa possibilità".
Sul tuo sito ufficiale ci sono le foto della tua visita a Little Italy, sappiamo che i Knicks hanno preparato anche un pacchetto di abbonamenti per le partite contro i Raptors di Bargnani e i Warriors di Belinelli.
"Sono iniziative simpatiche, sono stato appunto a Little Italy ma ho anche partecipato a qualche evento in città. Sinceramente non vivo molto New York, abitando a 50 minuti di strada, ma quando mi è capitato di farlo mi sono divertito molto".
Sei stato anche a vedere le Liberty, la squadra WNBA. Ti ci hanno mandato i Knicks o sei andato per i fatti tuoi a fare il tifoso?
"Sono andato a vedere due partite di playoff, ma è stata una mia iniziativa, la società non mi ha mai chiesto di farlo".
In queste tue sortite mondane, c’è qualche compagno di squadra che ti sta introducendo a New York?
"Mi trovo molto bene con David Lee e Jamal Crawford, e anche con Malik Rose. Però, devo dire la verità, con me sono tutti simpatici e disponibilissimi per qualunque cosa possa aver bisogno, mi trattano veramente bene".
E con l’Italia continui a mantenerti in contatto?
"Internet e telefono, tutto il giorno, tutti i giorni (ride)".
E con la temuta stampa newyorkese che rapporti hai?
"Finora buonissimi, anche perché qui il clima é cambiato visto che coach D’Antoni autorizza i giornalisti a venire agli allenamenti e fare tutte le interviste che vogliono, mentre con Thomas succedeva il contrario, voleva mantenere il massimo riserbo".
Differenze rispetto all’Italia?
"Solo numeriche, qui sono decisamente di più".
Il basket italiano continui a seguirlo?
"Seguo sempre tutto".
Ti sei fatto un’idea di tutti i problemi recenti?
"Ci penso poco. Finché si parla di Nazionale la cosa riguarda anche me e sono pronto a dare la mia opinione. Sulle cose che invece non mi toccano direttamente, non mi interessano e non mi espongo neanche".
Hai detto che New York la vivi poco: ma di questo poco, cosa ti è piaciuto di più?
"Diciamo che ho sempre modo di conoscere tantissima gente. Quando faccio delle apparizioni ci sono sempre tv, giornali, tanta gente che vuole incontrarmi, insomma è divertente. Poi tutto questo viene organizzato sempre molto bene, con feste bellissime: mi diverto!".
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2 commenti:
Ciao Diego, bella l'intervista al Gallo!
Secondo me dovresti preparare un calendario che metta insieme AJ, Cremona, Treviglio, etc. Meglio ancora se lo fai su Google Calendar e poi lo metti come gadget sul sito!!!
Ok, ma quale account di Gmail usiamo per il google calendar ??
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